
Condividi questo articolo
Ricordo perfettamente com’è successo: stavo, distrattamente, scorrendo le storie su Instagram; era il 2020, o il 2021. Su questo non potrei mettere la mano sul fuoco A un certo punto mi imbatto sulla condivisione di una storia fatta sul profilo di Miss Grape: noto subito il nome della pagina, bike.boos, e noto l’immagine profilo: tre cerchi concentrici, su diverse tonalità di rosa. Evocano un seno.
Hai presente quando ti imbatti su una cosa della quali capisci subito la genialità? La vedi, ci rifletti un attimo, sorridi e pensi “Cavolo, è geniale!”
Ecco, questo è esattamente ciò che è successo a me quando mi sono imbattuto per la prima volta nel profilo delle bike boobs.
Il logo? Due tondi, composti da tre cerchi concentrici ciascuno, tra di loro parzialmente collegati che al contempo simboleggiano i seni, ma che evocano la maglia di una catena di bicicletta.
Beh, chapeau!
Insomma il messaggio arrivava chiaro, immediato, forte. A questo punto stavo già cliccando sul profilo per approfondire.
E posso dire: ho fatto bene.

La pagina è estremamente efficace: chiara, forte, coerente: se dovessi riassumerla con una parola direi è una pagina VIVA!. Viva, non perché riccamente coltivata con contenuti (effettivamente è ricca di contenuti), ma viva perché a colpo d’occhio, vuoi per le grafiche, vuoi per le immagini fa si che ti faccia respirare un’energia positiva; ma soprattutto energia al femminile.
È un progetto sviluppato da donne, che si rivolge a donne, e questo appare chiaro da subito, appena si inizia a scorrere verso il basso il feed. Il messaggio arriva dritto ed efficace al pubblico target: in questa pagina si parla di bici e di donne; o meglio: di donne che vanno in bici.
O donne che vogliono iniziare ad andarci.
Già, non è detto che chi arriva su questa pagina vada già in bici, anzi: se non va in bici, ma vuole iniziare a farlo questo è il posto giusto. E qui arriviamo al cuore del progetto, ciò che lo rende veramente bello, vero e quindi efficace: questo è il posto giusto per tutte le donne che vogliono iniziare ad andare in bicicletta.

Agnese, Giulia e Sara: il sogno e l’anima dietro il progetto
Lo dicono loro stesse, Agnese, Giulia e Sara, quando si descrivono nella sezione del sito bikemoods dedicato alle bike boobs: sono tre amiche, tra di loro molto diverse, ma che nel loro approccio alla bicicletta, hanno avuto gli stessi problemi. Una storia comune fatta di dubbi, incertezze e piccole paure nell’approcciarsi a un universo – come quello dell’andar in bici – e il rendersi conto che vi era una mancanza di informazioni in questo senso.
È un progetto che nasce come missione: una reale volontà di poter aiutare altre donne per evitar a queste di affrontare le difficoltà che loro stesse per prime hanno dovuto fronteggiare. Ovvio, le difficoltà nell’approcciare una nuova disciplina rimarranno, ma le bike boobs saranno al fianco delle nuove cicliste per aiutarle, accompagnarle passare loro l’esperienza maturata.
Bike boobs però è molto di più che iniziare il pubblico femminile alla bicicletta: la bicicletta è il mezzo, e simbolo; mezzo di trasporto ma soprattutto è emancipazione. Per citare le loro stesse parole
“confronto e all’impegno sulle tematiche del femminile, con l’intento di combattere gli stereotipi di genere e promuovere attraverso la bicicletta emancipazione, autonomia, libertà. ‘La bici è la perfetta alleata delle donne che vogliono percorrere la propria strada, costruire il proprio percorso di identità e di libertà. “
Che sia una pedalata cicloturistica, un’uscita in Mountainbike o un più frizzante Trail in bikepacking poco importa: qualsiasi sia l’aspirazione qui ogni donna troverà il supporto e l’aiuto giusto per trovare la propria dimensione in sella a una bicicletta.

#protette: in bici si fa prevenzione al tumore al seno
#protette è l’iniziativa delle bike boobs dedicata alla prevenzione al tumore al seno. Nata in collaborazione con Michele Boschetti, di Miss Grape, l’hashtag è stato coniato esaltando l’etimologia che contemporaneamente significa “essere a favore di” e “protezione”.
Ne nasce una t-shirt unisex la cui ricavati della vendita sono donati all’associazione Firenze in Rosa onlus, che si occupa di informazione, sensibilizzazione e prevenzione sul tema del tumore al seno.
Un hashtag che accompagna tutte le iniziative delle bike boobs, e che sono parte integrante dell’attività sociale del gruppo; socialità, e aggregazione – in chiave femminile – che è uno dei pilastri portanti dell’identità del gruppo. Confermando i dati emersi dallo studio “ecosistema della bicicletta” promosso da @banca ifis, che dimostra come la bicicletta sia sinonimo di socialità.

LIV: for woman, by woman, with woman
l’originalità ma soprattutto la genuinità, i valori forti, chiari rendono il progetto una realtà molto interessante, soprattutto – ma non solo – per l’universo femminile. Non a caso le partnership non mancano, e ovviamente non poteva mancare una collaborazione con LIV.
LIV è il brand di Giant dedicato alle donne. Guidato in Italia da Marta Villa, il brand LIV è un brand “for woman, by woman, with woman”: lo sviluppo delle biciclette e degli accessori è indirizzato a rendere l’esperienza di pedalata unica per l’universo femminile.
Stando a questi presupposti da parte del brand, la collaborazione con le ragazze di bike boobs è senz’altro corretta è perfettamente in target visto che il pubblico al quale si rivolgono è il potenziale pubblico di LIV. Ovviamente, le ragazze di bike boobs accarezzeranno un pubblico orientato sul mondo gravel, adventure, visto che il loro impegno e le loro iniziative sono in questa direzione