Zwift e rulli: come l’emergenza cambierà il ciclismo

Il Covid-19 ci sta costringendo milioni di persone a casa e chi, come noi, ha la passione per il ciclismo ha un solo rimedio: Zwift e rulli; e pedalare in casa. Sarà l’inizio di un rivoluzione nel mondo del ciclismo? Molto probabilmente la piattaforma di e-games e i sistemi di allenamento indoor non sostituiranno il ciclismo tradizionale, ma creeranno di sicuro una nuovo mercato prima inesistente, e la disgrazia del Coronavirus ha dato un boost enorme.

Le potenzialità dell’accoppiata Zwift e rulli

Era da qualche mese che riflettevo sulle potenzialità delle piattaforme elettroniche unite all’allenamento indoor sui rulli. Zwift e rulli non sono mai stati amati dai ciclisti. Innanzitutto per lo stress fisico di allenarsi in casa, ma anche perché tolgono quella sensazione di libertà, componente fondamentali per molti che vanno in bici.

Ho da sempre intravisto delle buone potenzialità su questo binomio (o di eventuali piattaforme equivalenti). Però, conoscendo ciò che contraddistingue il ciclista su strada, sono sempre stato scettico sulle possibilità di affermazione di questa nuova pratica di allenamento.

Da un lato però sono sempre stato scettico soprattutto sulla capacità di questi nuovi strumenti di erodere delle fette di tempo rispetto a quelle che già vi erano dedicate, ovvero l’uso nel periodo invernale o l’uso al fine dell’ottimizzazione degli allenamenti.

La situazione che stiamo attraversando, però, ha messo in forte discussione questi dubbi. Proviamo a vedere insieme il perché.

La situazione che stiamo attraversando ha accelerato i tempi

La tragica situazione che stiamo attraversando ha costretto tutti a rivalutare molte cose che prima davamo per scontate. Così come molte aziende si sono affidate allo smart working, così scuole e università hanno iniziato ad appoggiarsi alla didattica online.

Queste erano soluzioni che fino ad ora erano lontane anni luce dai nostri pensieri. Vuoi per diffidenza, vuoi per difficoltà ad accettare cambiamenti, sono sempre state soluzioni se non ripudiate, sempre viste di cattivo occhio. L’obbligo di isolamento sociale però ci ha messo nelle condizioni di dover accettare queste soluzioni, scoprendo che non sono poi così malvagie come pensavamo.

E non escludo che saranno soluzioni che continueremo ad usare anche in futuro. Magari con minore veemenza, ma saranno comunque soluzioni che oramai contempleremo come “possibili”

La rivalutazione degli smart trainer

La stessa cosa è successa con Zwift e rulli. Tra l’alternativa di restare fermi mesi e quella di allenarsi sui simulatori di turno, la scelta è stata facile: vada per l’allenamento indoor.

Nel giro di pochi giorni dall’entrata in vigore del DPCM che impediva gli allenamenti in bicicletta (non senza molti punti “oscuri”), le idee sono cambiate. Tutti ci siamo resi conto che l’unica soluzione possibile erano i rulli, qualsiasi essi fossero.

Non importa se parliamo di Tacx, Elite, Technogym, Wahoo, Magnetic Days o qualsiasi altro marchio. In questi giorni tutti sono andati a ruba. Gli e-commerce sono stati letteralmente presi d’assalto, e sicuramente in questo boom commerciale, il fatto che un rullo avesse la possibilità di connettersi a Zwift ha avuto un peso nella scelta.

Di buon cuore o meno, tutti abbiamo accettato questa nuova soluzione di allenamento. Con questo non voglio dire che dovremmo per forza amarla. Dico solo che sicuramente questo periodo di quarantena ci ha aiutato ad apprezzare un po’ di più questi attrezzi. E, se non apprezzare, quantomeno conoscere.

E credo che in futuro, se proprio la soluzione indoor continuerà a non piacerci, almeno sono sicuro cha la guaderemo con minore diffidenza. Cha sia essa nel periodo invernale o per ottimizzare gli allenamenti.

Zwift e smart trainer nel periodo invernale

L’uso dei rulli è stato per molti anni relegato al solo periodo invernale. Uso il passato non a caso. Innanzitutto perché, negli ultimi anni, molti cicloamatori hanno cominciato a pianificare le proprie ferie nelle isole spagnole come Gran Canaria o Tenerife.

Un’abitudine presa dai corridori professionisti i quali, per essere pronti alle prime gare di fine Gennaio, hanno sviluppato questo approccio, oramai consolidato da anni. Inoltre così evitano di ammalarsi allenandosi al freddo e alle intemperie,

Molti appassionati di ciclismo negli ultimi anni hanno deciso di calibrare il loro calendario progettando una vacanza al caldo nel periodo invernale. Passano la vacanza godendosi la bicicletta nelle miti temperature delle isole spagnole. Uniscono l’utile al dilettevole riuscendo a farsi trovare allenati già alle prime gare in circuito o granfondo.

Ovviamente non tutti hanno la possibilità di passare due settimane a Gennaio in Spagna. Molti devono per forza di cose affidarsi a metodi di allenamento indoor, soprattutto chi ha orari di lavoro che non gli permettono di uscire nelle ore diurne.

Ecco che l’allenamento sui rulli diventa l’unica possibilità di allenarsi durante la settimana. Quando si torna da lavoro, che fuori è già buio e le temperature sono rigide, ci si mette sui rulli e si inizia a pedalare. Negli ultimi anni tutto ciò è stato reso più divertente da piattaforme come Zwift, a punto.

Il fenomeno sempre crescente dei campi di allenamento invernali nei paesi caldi, però, era una chiara spia di come tutti i ciclisti – dal professionista al cicloamatore – preferiscano di gran lunga l’allenamento su strada. Per me, questa scelta di allenarsi al caldo è sempre stata una chiara spia di come la soluzione smart trainer sia sempre stata mal digerita e, di conseguenza, l’ipotesi che non sarebbe stato facile per Zwift farsi accettare come soluzione.

Ottimizzazione dei tempi

La scelta di allenarsi sui rulli non è dettata solo dalla cattiva stagione. Anche gli orari lavorativi costringono a scegliere soluzioni di “ripiego”. Poco tempo a disposizione implica la necessità di ottimizzare quello a disposizione.

Gli allenamenti indoor, da sempre, sono venuti in aiuto di chi per motivi lavorativi non può dedicare tanto tempo agli allenamenti. Con i rulli, e seguendo i giusti programmi di allenamento, è possibile raggiungere una forma più che ottima anche dedicando i ritagli di tempo quando si torna a casa la sera.

Addirittura i rulli smart, quelli più tecnologici, sono dotati di misuratore di potenza. Il misuratore di potenza garantisce la possibilità di fare lavori molto precisi che garantiscono risultati eccellenti. Soprattutto nel rapporto qualità/tempo.

Conclusioni

Credo sia ragionevole supporre che non vi sia nessun pericolo che il ciclismo virtuale soppianti quello tradizionale. Quello che è certo è che comunque questa realtà negli ultimi anni abbia saputo conquistarsi sempre più apprezzamenti tra i ciclisti.

La possibilità di allenarsi d’inverno quando le giornate sono corte e il vantaggio di poter progettare allenamenti brevi ma efficaci ne hanno fatto apprezzare i lati positivi. A questi vantaggi di tipo fisico si è aggiunta la possibilità di divertirsi e di allenarsi in compagnia virtuale tramite piattaforme elettroniche tipo Zwift.

Per quanto fino ad ora in tanti fossimo restii ad usare questo tipo di strumenti, sono certo che questa quarantena lasserà una traccia indelebile in tutti coloro che si approcceranno all’allenamento Zwift e rulli.

In tanti vi si sono avvicinati, magari storcendo non poco il naso, ma sono sicuro che questo “obbligo” permetterà loro di conoscerne gli aspetti positivi, che vi sono e sono oggettivi. Allo stesso modo credo che una volta scoperti questi vantaggi, difficilmente verranno dimenticati. 

Preparatevi produttori di smart trainer: ora è il vostro turno.